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Articoli Organizzazione e innovazione

Valutazioni sull'impatto aziendale e analisi per il futuro

PRIME VALUTAZIONI E AZIONI CONSEGUENTI ALL'IMPATTO DELL'EMERGENZA SULLE ATTIVITA' ECONOMICHE

ANALISI DEL CONTESTO AZIENDALE AL FINE DI AFFRONTARE IL MOMENTO DELLA RIPRESA DELLE ATTIVITA' CON RINNOVATA STRATEGIA  

 


INDICAZIONI FINALIZZATE AD UNA VALUTAZIONE GENERALE DELLA SITUAZIONE ATTUALE DELLA PROPRIA ATTIVITA' 

 

ANALISI DEI SETTORI CHE COINVOLGONO L'AZIENDA

La previsione di chiusura per un periodo prolungato delle attività avrà un notevole impatto sui fatturati delle aziende e delle attività professionali.

Per inquadrare meglio il problema è necessario partire da alcune valutazioni che riguardano il SETTORE DI APPARTENENZA ovvero:

1) settore di appartenza dell'azienda

I settori sono stati colpiti con intensità diverse ed è probabile che saranno diversi anche i tempi di futuro recupero del mercato di appartenenza.

2) settore di appartenenza dei fornitori (materie prime, componenti, ecc.) e dei clienti (sia finali che intermedi);

L'azienda potrebbe subire danni anche indirettamente per difficoltà operative dei principali fornitori e/o clienti, soprattutto se concentrati per numero, zona di appartenenza, ecc.

3) posizione del settore di appartenenza a livello internazionale per esaminare la situazione di eventuali concorrenti fuori confine

Valutazione per aziende che operano su mercati internazionali

4) valutazione di alcuni particolari aspetti dell'attività svolta quali esigenze di spostamenti all'estero che potrebbero essere limitati e difficoltosi per un periodo molto più lungo rispetto alla sospensione nazionale

E' pobabile che il periodo di normalizzazione internazionale abbia una durata superiore rispetto al ritorno alla normalità a livello locale.

 

LO SCENARIO ECONOMICO - FINANZIARIO

Il blocco dei ricavi avrà un forte impatto sugli incassi e quindi sulla liquidità.

Non è ancora possibile fare previsioni attendibili sulla durata della situazione di emergenza.

Tuttavia, ATTENDENDO COMUNQUE CHE VENGANO DEFINITI GLI ANNUNCIATI ULTERIORI INTERVENTI DI SOSTEGNO DA PARTE DELLO STATO, è bene esaminare le seguenti azioni:

a) scelta di dilazionare i pagamenti in corso per mantenere il più possibile la liquidità dell'azienda (è opportuno effettuare ai fornitori delle comunizioni di sospensione e/o proporre dei nuovi termini di pagamento - CLICCA QUI)

b) scelta di anticipare situazioni inindefinite di mancati incassi da parte dei clienti (proponendo, non appena sarà possibile, un nuovo accordo sui nuovi termini di pagamento- CLICCA QUI)

c) attivazione di misure di contenimento di alcuni impatti operativi (es. in ambito amministrativo e commerciale mediante utilizzo dello smart working)

d) interventi sulla gestione del personale (quali utilizzo ferie e permenssi nonchè ricorso agli ammortizzatori sociali);

e) esame di altre circostanze normative che riguardino benefici ed agevolazioni previste nei Decreti sull'emergenza o altre iniziative di sostegno a livello regionale

f) attivazione di tutte le sospensioni delle rate previste delle rate di mutui e finanziamenti in corso con istituti di credito e altri finanziatori (inviare domande a mezzo pec) tenendo presente le seguenti ipotesi:

1) richieste di sospensione del pagamento delle intere rate di mutui, finanziamenti o dei canoni di leasing in scadenza fino al 30 settembre 2020 (modulo decreto Cura Italia - CLICCA QUI)

2) richieste di sospensione per un periodo massimo di 12 mesi del pagamento della sola quota capitale delle rate dei finanziamenti a medio lungo termine (mutui) e delle operazioni di leasing, immobiliare o mobiliare (modulo Accordo per il credito 2019 - CLICCA QUI)

3) richieste di allungamento della durata dei mutui per un periodo massimo pari alla durata residua dell’ammortamento. Per il credito a breve termine il periodo massimo di allungamento delle scadenze è pari a 270 giorni (modulo Accordo per il credito 2019 - CLICCA QUI)

Nel caso di aziende che si trovano già in gravi situazioni finanziarie prima dell'emergenza potrebbe essere necessario ricorrere ad interventi sul piano giuridico (concordato preventivo o ad un accordo di ristrutturazione dei debiti) per evitare che i creditori diano corso ad azioni esecutive individuali.

4) nel caso di lavoratori autonomi (ditte individuali) che hanno subito una riduzione del proprio fatturato superiore al 33% rispetto all’ultimo fatturato del 2019 è possibile la sospensione per 9 mesi il pagamento delle rate relativi al mutuo per l’acquisto della prima casa (CLICCA QUI).

Il mutuo deve essere inferiore a € 250.000 e in ammortamento da almeno 1 anno al momento della presentazione della domanda. Le rate possono essere già scadute (non pagate o pagate solo parzialmente), ma da non più di 90 giorni alla data di presentazione della domanda.

g) richiesta alle banche nuove linee di credito aggiuntive rispetto a quelle preesistenti per sopperire le esigenze di liquidità a breve (CLICCA QUI);

h) richiesta accesso al microcredito (CLICCA QUI) tenendo presente che possono accedere al microcredito:

- lavoratori autonomi e imprese individuali costituite da non più di 5 anni e con massimo 5 dipendenti;
- società di persone, società tra professionisti, srl semplificate, società cooperative costituite da non più di 5 anni e con massimo 10 dipendenti.
Le imprese devono aver avuto, nei tre esercizi antecedenti la richiesta di finanziamento o dall’inizio dell’attività, se di durata inferiore, un attivo patrimoniale di massimo € 300.000, ricavi lordi fino a € 200.000 e livello di indebitamento non superiore a € 100.000. L’ammontare massimo finanziabile è stato elevato a € 40.000 ed è incrementabile di ulteriori € 10.000 con il pagamento puntuale di almeno le ultime sei rate pregresse e lo sviluppo del progetto finanziato (attestato dal raggiungimento di risultati intermedi stabiliti dal contratto e verificati dal tutor).
Le operazioni sono assistite dalla garanzia statale del Fondo di Garanzia per le P.M.I. a copertura dell’80% dell’importo finanziato.

i) valutare la possibilità di richiedere ai fornitori la risoluzione contrattuale a causa del Coronavirus nei casi di:

- contratti di durata non più essenziali (es. contratto di locazione, contratto di fornitura di beni/servizi)

- contratti istantanei ad esecuzione differita non aleatori (es. contratto di assicurazione)

Per questi contratti è prevista la possibilità di risoluzione per eccessiva onerosità sopravvenuta (art. 1467 c.c.), al sussistere dei seguenti presupposti:
• eccessiva onerosità sopravvenuta, ossia uno squilibrio economico grave tra prestazione e controprestazione manifestatosi successivamente alla stipula del contratto;
• avvenimenti straordinari ed imprevedibili, quali forza maggiore o caso fortuito che hanno determinato il sopravvenire di tale eccessiva onerosità della prestazione di una parte (configurabile nell’emergenza sanitaria da Coronavirus).

l) valutare la possibilità di richiedere ai fornitori la risoluzione o moratoria contrattuale nei casi di contratti commerciali con le seguenti motivazioni:

- l’impossibilità sopravvenuta totale della prestazione per causa non imputabile ad una delle parti (forza maggiore o caso fortuito) comporta la risoluzione del contratto (art. 1463 c.c.): la parte che vi era tenuta è conseguentemente liberata ma obbligata alla restituzione di quanto abbia eventualmente già ricevuto, fatti salvi, ad ogni modo, casi e circostanze particolari (es. debitore in mora);
- l’impossibilità sopravvenuta parziale comporta, invece, che l’altra parte abbia diritto ad una corrispondente riduzione della prestazione da eseguirsi oppure possa recedere dal contratto se non abbia un interesse apprezzabile all’adempimento parziale (art. 1464 c.c.);
• l’impossibilità sopravvenuta temporanea, invece, non libera il debitore dall’esecuzione della prestazione ma, finché perdura tale impossibilità, non è responsabile del ritardo dell’adempimento (art. 1256, secondo comma, c.c.).

m) valutare la possibilità di richiedere a clienti/fornitori la revisione delle condizioni contrattuali a causa del Coronavirus, con riduzione ad equità della controprestazione dovuta.

Nei contratti di appalto è possibile chiedere una revisione del prezzo, se nel corso dell’esecuzione dell’opera, per effetto di circostanze imprevedibili, si siano verificati variazioni nel costo dei materiali o della mano d’opera tali da determinare un aumento o una diminuzione superiore al decimo del prezzo complessivo convenuto (art. 1664 c.c.).

n) valutare lo smobilizzo di fondi immobilizzati (es. titoli) considerando anche i benefici fiscali conseguenti alle possibili perdite da realizzo

 


INDICAZIONI FINALIZZATE AD UNA VALUTAZIONE GENERALE DELLA SITUAZIONE FUTURA DELLA PROPRIA ATTIVITA' 

 

SCENARIO POST COVID

Certamente lo sconvolgendo delle abitudini di vita e consumo di milioni di persone, non solo in Italia, determinerà uno scenario futuro che per alcune attività potrà essere notevolmente modificato.

Alcuni settori potranno avere inizialmente un picco di domanda dovuta all'esigenza di recuperare situazioni non gestite durante l'emergenza (es. manutenzioni e servizi alla persona).

Altre attività potrebbero avere delle linee produttive con un tempo di ripresa molto più lungo rispetto ad altre.

In ogni caso, senza voler insegnare nulla a nessuno, questo tempo di pausa deve essere investito per effettuare una rilettura generale finalizzata ad elencare i punti di forza e di debolezza della propria organizzazione.

La novità in questo momento è la disponibilità di tempo per riflettere e, da più parti, si sostiene che il modo in cui si decide di utilizzare questi tempi di stop forzato farà la differenza.

 

LO SCENARIO PRODUTTIVO E COMMERCIALE AL MOMENTO DELLA RIPRESA DELLE ATTIVITA'

La ripresa delle attività potrebbe presentare uno scenario diverso con delle sorprese in ambito produttivo e commerciale.

Quando, in tempi normali, un'azienda decide di riorganizzare il proprio assetto produttivo e commerciale, vengono predisposti degli schemi di analisi che hanno lo scopo di:

1) fare una mappatura della situazione attuale delle varie aree aziendali (amministrazione, produzione, logistica, ecc.) per avere una visione completa di quello che sta succedendo

2) riformulare la scala delle priorità delle situazioni rilevate nei vari ambiti aziendali

3) individuare le possibili nuove scelte e procedure da adottare sia internamente (es. formazione) che esternamente (es. nuovi metodi e strumenti di comunicazione commerciale con clienti e fornitori)  

 

Ecco alcuni spunti per opportune riflessioni: 

  • Esaminare le scelte dei principali concorrenti
  • Aggiornare lo studio del proprio mercato estendendolo ad eventuali mercati immediatamente confinanti
  • Considerare nuove opportunità di azioni di comunicazione e pubblicitarie digitali (anche e-commerce)
  • Esaminare i costi di distribuzione e le possibili alternative derivanti dalla logistica
  • Aggiornare il mix di prodotti e servizi che attualmente l'azienda è in grado di fornire
  • Valutare la riduzione numero articoli anche al fine di una maggiore specializzazione
  • Valutare l'adeguatezza della qualità della produzione
  • Riqualificazione degli spazi destinati a magazzino, produzione e vendita
  • Valutazione di nuove alleanze con altre aziende complementari
  • Pianificare interventi di aggiornamento e ampliamento delle competenze di alcune figure aziendali (titolari, responsabili amministrativi, direttori, ecc.) 

 

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